Herpes

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  1. ~Valentina
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    Con il termine herpes o erpete si intende una categoria di infezioni causate da virus del genere Herpesviridae, che si manifestano con lesioni papulo-vescicolari cutanee, localizzate in varie parti del corpo. I vari tipi di Herpes sono:
    - Herpes labiale, malattia infettiva, causata da tipicamente HSV-1 le cui manifestazioni sono classicamente localizzate al labbro e alla cute circostante
    - Herpes genitale, malattia infettiva causata da tipicamente HSV-2, che si manifesta a livello dei genitali esterni
    - Herpes zoster, causato da VZV e noto anche come fuoco di Sant'Antonio, si localizza tipicamente al torace, al collo e alle spalle
    - Herpes zoster oticus, sempre causato da VZV, ma che si manifesta a livello dell'orecchio
    - Herpes oftalmico, causato da HSV-1, HSV-2 e VZV e localizzato all'occhio
    Per similitudine con le manifestazioni cliniche dell'herpes virale si distinguono:
    - Herpes circinatus, altro nome con cui è conosciuta la tinea corporis
    - Herpes gestationis, malattia autoimmune del gruppo dei pemfigoidi, nota anche pemfigoide gravidico

    Herpes Labiale

    Malattia infettiva che si manifesta generalmente sulle labbra. Questo particolare tipo di herpes è causato da un ceppo virale chiamato herpes simplex (solitamente di tipo uno). Talvolta l'infezione da herpes labiale può causare la comparsa di manifestazioni anche su guance e palato.
    I sintomi della malattia sono caratteristici ed accomunati dalla comparsa di fastidiose e dolorose vescichette che spesso portano ad atteggiamenti socialmente poco compatibili a causa del forte stimolo a grattare l'aria interessata.
    La comparsa delle tipiche e sgradevolissime bollicine intorno alle labbra è preceduta da una sensazione di calore e tensione, chiaramente percepibile da chi è già stato colpito dalla malattia. Il riconoscimento precoce di questi sintomi consente al soggetto di intervenire precocemente limitando l'eruzione attraverso l'applicazione di apposite pomate a base di zinco e/o eparina.
    Se non si interviene nel giro di poche ore, nella zona dove si è avvertita la sensazione di formicolio iniziano a svilupparsi alcune vescichette fastidiose e spesso dolorose ripiene di liquido. Queste bollicine, veri e propri serbatoi di virus, tendono ad asciugarsi e cristallizzare spontaneamente nel giro di una settimana.
    Durante tutto questo periodo il rischio di infettare un'altra persona tramite contatto diretto (bacio, rapporto sessuale) aumenta notevolmente. In particolare il massimo rischio di contagio si ha quando le vescichette si aprono lasciando fuoriuscire gli herpes virus (intorno al quarto quinto giorno).
    L'herpes labiale non va confuso con le afte, che sono piccole bollicine non contagiose che compaiono nella bocca o nella lingua a causa di altre problematiche (stress, intolleranze alimentari, abuso di alcuni farmaci, ferite causate dall'accidentale masticazione della mucosa).
    L'infezione da herpes labiale è causata normalmente con forti stress che possono coinvolgere il corpo o la mente. In questi periodi si è maggiormente esposti non solo all'herpes labiale ma anche a molte altre malattie come la febbre o un banale raffreddore. Lo stress, qualunque sia la sua natura, va infatti ad indebolire le difese immunitarie dell'organismo.



    Herpes Genitale

    La malattia infettiva nota come herpes genitale è causata principalmente dal virus Herpes simplex di tipo 2 (HSV-2) e trasmessa prevalentemente per contatto venereo. Lesioni del tutto analoghe possono essere comunque sostenute dal virus Herpes simplex di tipo 1 (HSV-1), responsabile dell'herpes labiale e del patereccio erpetico; in questi casi, la trasmissione avviene più frequentemente per contatto dei genitali con la mucosa labiale infetta o con le lesioni cutanee di mani o dita.
    L'infezione primaria, più grave per estensione ed intensità dei sintomi, si manifesta nella donna con la comparsa delle lesioni caratteristiche sulla mucosa vulvare associate spesso a cervicite e vaginite. Il quadro clinico è caratterizzato da disuria, leucorrea, prurito e dolore vaginale e intensa dispareunia. Le lesioni possono estendersi alla cute di perineo, natiche, cosce e ano. Nell'uomo le vescicole compaiono con maggiore frequenza a livello del glande e/o del solco balanoprepuziale, talora con estensione verso l'asta, l'uretra, la cute delle natiche e delle cosce. Il quadro clinico si caratterizza per intenso dolore, prurito e talora disuria. La cute anale e la mucosa rettale possono essere interessati per estensione delle lesioni primitive o per contatto diretto con soggetti infetti (proctite erpetica). Come per l'herpes simplex labiale o cutaneo, l'herpes simplex genitale tende a recidivare con frequenza notevolmente variabile dal soggetto a soggetto (stress psicofisico, episodi influenzali, malattie sistemiche acute o riacutizzazioni di malattie croniche). Le recidive (infezioni secondarie) si caratterizzano per minore estensione ed intensità dei sintomi; in questi casi, le lesioni si limitano alla mucosa di vulva e/o vagina o ano della femmina e al glande/asta o ano nel maschio, talora con estensione perineale. La comparsa delle classiche vescicole erpetiche è preceduta da prurito e/o bruciore locale associato alla comparsa di eritema. La durata delle lesioni secondarie è inferiore a quella delle lesioni primarie (6-8 giorni rispetto alle 1-4 settimane). Le lesioni guariscono con completa restitutio ab integrum della zona interessata, benché possa permanere un grado variabile di disestesia o dolore muco-cutaneo.

    Herpes Zoster

    L'Herpes zoster, comunemente chiamato fuoco di Sant'Antonio o fiamme di Satana, è una malattia virale a carico della cute e delle terminazioni nervose, causata dal virus della varicella infantile. L'herpes zoster non è la stessa malattia dell'herpes simplex, nonostante la somiglianza del nome. Il suo nome deriva da due parole greche, "serpente" e "cintura", che descrivono in modo molto appropriato una malattia dolorosa, come un serpente di fuoco che si annida all'interno del corpo e che a volte ha strascichi lunghi e invalidanti. La malattia è caratterizzata da una eruzione cutanea dolorosa con presenza di vescicole, solitamente limitata ad un lato del corpo, spesso in una striscia.
    Anche se l'herpes zoster si risolve, in genere entro 2 settimane, possono esserci alcune complicanze:
    - Nevralgia posterpetica: in particolare nelle persone anziane.
    - Paralisi dei nervi cranici
    - Coinvolgimento degli occhi.
    - Encefalomielite
    - Infezioni batteriche secondarie.
    - Coinvolgimento motorio.



    Herpes zoster oticus

    L'herpes zoster oticus è un’entità clinico-patologica caratterizza da un’infiammazione a carico della conca auricolare sostenuta dal virus della varicella-zoster. In alcuni casi è possibile in coinvolgimento delle strutture vestibolo-cocleari con sindromi vertiginose ed ipoacusia. La sintomatologia dolorosa tende a persistere a lungo, anche dopo risoluzione del quadro infettivo-infiammatorio. In rari casi si può assistere a paralisi del nervo faciale e deficit uditivo solitamente irreversibile. Viceversa, la sintomatologia vertiginosa, intensa nei primi 2 giorni, tende a scomparire in circa 2 settimane.



    Herpes oftalmico

    La fase iniziale dell'herpes zoster oftalmico è assai aspecifica e si distingue assai poco da una comune sindrome di tipo influenzale. Include segni e sintomi generali, quali stanchezza, affaticabilità e malessere generale. Questi sintomi perdurano in genere circa una settimana.[36]
    Anche se in questa fase l'herpes zoster oftalmico produce più spesso una eruzione cutanea classica, con rash unilaterale sulla fronte, alla palpebra superiore, e coinvolgente il naso, una minoranza di pazienti può avere solo segni oftalmici, limitati principalmente alla cornea.
    Nei pazienti con rash appaiono macule cutanee eritematose, che progrediscono poi in gruppi di papule e vescicole. Queste ultime evolvono poi in pustole e quindi in croste. In genere le lesioni si risolvono rapidamente nel giro di qualche settimana, ma in rari casi hanno un decorso cronico e possono persistere anche per anni. Se queste lesioni si infettano o vengono manipolate, è possibile che si formino delle cicatrici anche profonde.
    Le manifestazioni cutanee dell'herpes zoster oftalmico rispettano rigorosamente la linea mediana e coinvolgono uno o più rami della branca oftalmica del nervo trigemino, vale a dire i rami sopracciliari, lacrimali e nasociliari. Dal momento che il ramo nasociliare innerva il globo oculare, il coinvolgimento oftalmico più grave si sviluppa in caso di coinvolgimento di questo ramo. L'interessamento della punta del naso (segno di Hutchinson) è stato utilizzato come segno clinico predittore del coinvolgimento oculare. Va tenuto presente che fino ad 1/3 dei pazienti con segno di Hutchinson negativo sviluppano comunque manifestazioni oculari.

     
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